
IL SACRO MONTE SOPRA
VARESE, PATRIMONIO
DELL’UNESCO all'interno del sito seriale "Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia": ECCELLENZA E
IDENTITA’ DI UN TERRITORIO
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| 1ª Cappella
Mistero Gaudioso – L’ Annunciazione
E’ toccato ad uno scultore piemontese, Cristoforo
Prestinari, dare corpo nel 1605 alle figure di Maria di Nazaret e
dell’Angelo.In una camera ammobiliata con semplicità la giovane promessa Sposa
del falegname Giuseppe ascolta, con il volto sorpreso, l’annuncio che cambierà
la sua vita insieme a quella di tutti noi. Ma la sorpresa non lascia spazio al dubbio, se questa è
la volontà del Signore ogni altra parola è di troppo.La grande
avventura del Cristianesimo inizia.
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 | 2ª Cappella
Mistero Gaudioso – La visita di
Maria ad Elisabetta
Sono le
dieci statue opera dello svizzero ticinese Francesco Silva che, insieme agli
affreschi di GianPaolo Ghianda, allievo del Morazzone, ci raccontano l’incontro
tra due future madri. Maria rende visita alla più anziana parente, che sarà
madre di Giovanni Battista per portarle conforto ed aiuto. Intorno a loro tutto
proclama serenità e misericordia. Quando la vita arriva c’è gioia nelle case. |
 | 3ª Cappella Mistero Gaudioso – La nascita di
Gesù Ricca
dentro e fuori la Cappella
della Natività. All’esterno “la fuga in Egitto”, che Renato Guttuso dipinse nel 1983,
all’interno quindici statue del ticinese Martino Retti e di
Bernardino Sala, oltre agli affreschi del Nuvolone. Gioia e serenità sul volto
di tutti i fortunati
che assistono ai primi momenti di vita del Redentore. Si faccia dunque musica perché l’accoglienza sia festosa! Poi
bisognerà sfuggire ad Erode, ma quella è un'altra storia.
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4ª Cappella Mistero Gaudioso – La presentazione
al tempio Fu affidato al Silva, ancora un ticinese, l’onore di
adornare di statue la ricostruzione del Tempio di Gerusalemme. A lui si
affiancò il milanese Giovanni Ghisolfi che affrescò tutti gli interni. Il
figlio di Maria e Giuseppe, come ogni suddito della Legge, viene presentato al
Tempio. Simeone, il vecchio sacerdote del Tempio,sa bene chi è quel bimbo e che
cosa sarà di lui. A braccia aperte accoglie il Figlio di Dio, a braccia aperte
il piccolo va verso l’altare.
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 | 5ª Cappella
Mistero Gaudioso – La disputa di
Gesù coi Dottori
Ventidue statue ancora del Silva, dipinte dal Nuvolone
che, insieme a Francesco Villa, ha anche affrescato volta e pareti, ci mostrano
un Gesù dodicenne che stupisce tutti esponendo ai dodici Dottori la verità su
sé stesso e su Dio. Ma i suoi genitori, apparsi sullo sfondo, esprimono solo
gioia di averlo ritrovato dopo averlo cercato invano per tre giorni. Da questo momento la vita del ragazzo non sarà più la
stessa.
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6ª
Cappella
Mistero doloroso – Gesù prega nel
Getsemani
Preceduta da un arco dedicato a San Carlo la sesta
Cappella ci introduce al dramma della Passione. Sono nove statue,ancora del
Silva, e le pitture del Poloni, che nel 1927 mise mano al fatiscente affresco
originale di Bartolomeo Ghiandone, a raccontarci del tradimento di Giuda, degli
Apostoli addormentati e del Cristo che, la fronte imperlata di sangue, si
appresta a bere l’amaro calice che l’Angelo gli porge. E’ un momento di
straordinaria tragicità ma anche una tappa obbligata per la nostra Redenzione.
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 | 7ª
Cappella
Mistero doloroso – La Flagellazione
Pierfrancesco Mazzucchelli (1571- 1626) detto il
Morazzone ha dipinto gli affreschi che completano la scena della flagellazione,
rappresentata dalle statue di Martino Retti. Così, dietro la figura sofferente,
ma serena, del Cristo fustigato compaiono Erode e Pilato, ai quali la storia ha
riservato un ruolo ingrato ma, nello stesso momento, indispensabile: gli
esecutori del destino del Salvatore, protagonisti inconsapevoli del fatto che
ha cambiato la vita di tutti.
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 | 8ª Cappella
Mistero doloroso – La coronazione di
spine
Quanto gli uomini possano essere crudeli ce lo raccontano
le dieci statue del Silva e gli affreschi dei fratelli comaschi Giovan Battista
e Giovan Paolo Recchi. Con crudeltà i soldati infieriscono su un uomo caduto in
disgrazie e con rami spinosi ed uno straccio purpureo gli confezionano una
corona ed un mantello. Credono di burlarsi di Cristo proclamandolo Re e, senza
saperlo, gli rendono vero onore. Il sangue innocente non scorrerà invano.
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 | 9ª Cappella
Mistero doloroso – La salita al
Calvario
Quante prove deve superare un Messia prima di poter morire?
La più dura è questa salita,croce in spalla, mirabilmente ritratta dalle statue
del Silva (sedici figure e due cavalli)contornate dagli affreschi dei fratelli
Recchi, anche questi rifatti dal Poloni nel 1929. E’ la fotografia di un uomo
che soffre quella che osserviamo, un uomo circondato da una folla tumultuosa e
brutale, ma per sempre un uomo sereno. E’ caduto, si rialzerà, cadrà ancora,
giungerà sino in fondo.
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 | 10ª Cappella
Mistero doloroso – La Crociffissione
La conclusione del dramma terreno del Cristo è
raffigurato nella più grandiosa delle Cappelle. Quaranta statue, cinque cavalli
in cui l’autore, Dionigi Bussola, ha infuso una forza espressiva grandiosa.
Grande anche il girotondo di Angeli intorno alla croce, opera di Antonio Busca,
rimaneggiato dal Polonio alla fine degli anni ‘ 20. La fatica di Gesù è giunta
al suo culmine ed egli offre la sua vita, estremo sacrificio, pronunciando le
parole: “ perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.
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 | 11ª Cappella
Mistero Glorioso– La Risurrezione Ancora
un arco, questa volta dedicato a Sant’Ambrogio,ci guida nell’ultimo tratto del Percorso. La
Cappella dedicata alla Risurrezione contiene nove statue del
Silva ed un sarcofago vuoto. Sorpresa,
sconcerto, paura sono sui volti dei soldati sparpagliati sul pavimento. Nulla
hanno potuto fare, se non assistere ad un evento annunciato e non creduto,
l’evento che dà senso compiuto a tuta l’avventura sin qui narrata. Sulle pareti
della Cappella affreschi di Isidoro Bianchi.
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 | 12ª Cappella
Mistero Glorioso – L’Ascensione
Sono passati quaranta giorni dalla morte del Cristo. Il
dolore è ormai lontano, Gesù è già apparso diverse volte ai suoi. Ora però è
giunto il momento, dinanzi agli occhi di Maria e degli Apostoli, il salvatore
sale in Cielo. Non è un addio, la figura di Cristo, opera del Silva come le
altre di questa Cappella, sembra indicare la strada per tutti gli altri, indica
che sta salendo a precedere, dà un appuntamento in cielo. Sulle pareti
affreschi dei fratelli Lampugnani, anch’ esse ampiamente rivisitate dal Poloni.
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 | 13ª Cappella
Mistero Glorioso – La discesa dello
Spirito Santo
E’ il momento degli Apostoli. Le quindici statue opera
del Silva, contornate dalle pitture dei varesini: fratelli Grandi e di Federico
Bianchi, sono colte nel momento in cui lo Spirito Santo scende loro sulle
teste; da quel momento per gli Apostoli la vita si fa testimonianza e predicazione:
vergogne e paura sono cancellate ed essi, guidati da Simon Pietro, ritrovano
forza da quelle piccole e misteriose fiammelle giunte sui loro capi
accompagnate da un fortissimo rumore di vento.
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 | 14ª Cappella
Mistero Glorioso– L’ Assunzione
della Vergine
Accade
che la fede popolare anticipi il pensiero della Chiesa. Così quando Papa Pio
XII nel 1950, proclamò la verità di fede dell’Assunzione del corpo di Maria in
Cielo, egli non fece altro che ufficializzare quanto deciso da secoli dai
fedeli. Ed anche raffigurato con precisione, come si vede dalla Cappella con le
ventuno statue del Silva, affrescata da Stefano Legnani, con i contributi
successivi di Pietro Gilardi e la “sistemazione” definitiva del Poloni nel
1921. Ancora un sepolcro vuoto, Maria è ora accanto a suo figlio.
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 | 15ª Cappella - Santuario di Santa Maria del Monte
Mistero Glorioso– L’ Assunzione
della Vergine
“Nella
mia fine è il mio principio” era il motto di Maria Stuarda, sventurata Regina
Cattolica di Scozia. Un motto che possiamo applicare all’ultimissima tappa del
nostro viaggio, la prima in realtà ad essere nata. Il Santuario infatti sorse
già prima dell’anno 1000 e fu ampliato sino alle attuali dimensioni ben prima
che il Padre Aguggiari accarezzasse l’idea di dar corpo al Viale delle
Cappelle. Intorno ad esso sorge il magnifico borgo di Santa Maria del Monte,
esempio unico di insediamento civile stabile al termine di una Via Sacra. Il
percorso si è concluso, il viaggio è solo all’inizio.
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Le cartoline sono presenti, a richiesta, presso lo IAT-Varese di Via Romagnosi, 9 |